Tagliando auto: perché farlo e quanto costa

Ogni proprietario di un’auto sa bene che quella del tagliando è una scadenza da non dimenticare, nonostante spesso succeda: quando una macchina ci sembra perfettamente funzionante, vien da sé che portarla dal meccanico non sia il primo pensiero che ci viene in mente. E invece, fare il tagliando auto è una procedura importante per evitare spiacevoli inconvenienti futuri al volante. Per chi non lo sapesse, il tagliando è un check up non obbligatorio che viene svolto al fine di individuare eventuali parti dell’automobile soggette ad usura; si differenzia dalla revisione, che al contrario è un controllo obbligatorio, da fare inizialmente ogni quattro anni e poi ogni due anni, che serve anche a valutare il livello di inquinamento emesso dalla vettura.

Tagliando auto: in cosa consiste

Come detto in precedenza, il tagliando auto non è un controllo obbligatorio ma resta altamente consigliato per tenere supervisionate le componenti più a rischio di usura. In seguito al Decreto Monti, una direttiva europea entrata in vigore nel 2002, per gli automobilisti non è più necessario recarsi presso le officine della Casa Costruttrice per effettuare il tagliando, che potrà essere regolarmente svolto da qualsiasi autofficina meccanica specializzata senza che la caduta della garanzia, a patto che lo stesso tagliando avvenga negli intervalli di tempo previsti dalla Casa Costruttrice.

Il tagliando auto si apre con un esame visivo della vettura, per individuare macroscopicamente eventuali componenti da sostituire, e procede con il controllo dei liquidi, come l’olio motore, l’olio dei freni, il radiatore, il liquido lavavetri e il refrigerante. Ogni tagliando prevede inoltre la sostituzione dei filtri dell’olio, dell’aria e dell’abitacolo. Infine, il meccanico darà un’occhiata allo stato di manutenzione degli pneumatici, degli ammortizzatori, del climatizzatore, delle sospensioni, della marmitta, dell’impianto frenante e della trasmissione; controllerà inoltre l’efficienza dello sterzo e sostituirà, se necessario, le candele. Eventuali altri accessori o componenti potranno essere sostituiti, se previsto dal libretto rilasciato dalla Casa Costruttrice.

Tagliando auto: ogni quanto farlo e quanto costa

Non essendo un controllo obbligatorio, non ci sono scadenze precise stabilite per legge, com’è invece nel caso della revisione. Per avere qualche riferimento, tuttavia, la Casa Costruttrice rilascia dei limiti indicativi entro cui fare il tagliando auto, che vanno sia in base ai chilometri percorsi che al tempo trascorso. Su un’auto nuova, è consigliato fare il tagliando dopo 12 mesi o dopo 10 mila chilometri percorsi; stesso periodo consigliato per vetture che fanno uso di lubrificanti standard o che circolano in condizioni d’utilizzo gravose, ad esempio per il trasporto di oggetti o per l’utilizzo in pista. Per automobili che fanno uso di lubrificanti a lunga vita, il tempo tra un tagliando e l’altro si allunga a 2 anni, o a 30 mila/50 mila chilometri percorsi.

Il costo di un tagliando varia sia in base al numero e al tipo di componenti sostituite, ma anche in base al modello e alla Casa Costruttrice dell’auto in tuo possesso, nonché all’officina scelta per il controllo. Le spese standard comprendono la sostituzione dei filtri e dell’olio motore. Per una manutenzione ordinaria, è difficile scendere sotto i 150-200 euro, con costi a salire nel caso il meccanico dovesse rilevare qualche componente particolarmente soggetta ad usura e da sostituire.