Clinciatura per lamiera: ecco i vantaggi sulla saldatura classica

Quella della clinciatura, soprattutto se siamo fortunati e riusciamo a lavorare con prodotti di alto livello come quelli Juradotools, è un processo innovativo per la saldatura a freddo delle lamiere senza che ci siano altri componenti di assemblaggio.

Quella che è la clinciatura manuale delle lamiere si basa su una deformazione plastica di due o più fogli metallici che noi abbiamo voglia o bisogno di assemblare tra loro.

Ma perché questo tipo di lavoro può essere considerato un vantaggio davvero notevole su quella che è la saldatura classica? Ledolcinanne.it se lo è chiesto.

Questo è quello che vedremo in questo articolo che sarà molto interessante da leggere se si ha voglia di fare uno sforzo e comprare macchinari differenti per migliorare, in maniera esponenziale quello che è il lavoro di saldatura.

La clinciatura è il futuro rispetto alla lavorazione classica?

Questa clinciatura è un’operazione che si realizza mediante quella che è l’interazione tra un punzone e una matrice e senza che ci sia nessuna aggiunta di materiale di apporto. Quello è il punzone che abbiamo scelto di utilizzare e la matrice di ciascuno di quelli che si chiamano clinching tool sono in grado di comprimere, in maniera molto precisa, quelle lamiere su cui stiamo lavorando attraverso una certa forza che noi abbiamo deciso precedentemente e che ci permette di penetrare con il punzone tra le stesse formando quello che si chiama punto di giunzione e la cui forma è influenzata da quella geometria che definisce il design degli utensili.

Perché questo tipo di lavoro è meglio di quello che faceva prima?

Perché è un meccanismo che non funziona solo con metallo – metallo e plastica -plastica ma è un processo che può essere fattibile anche tra metallo e plastica, quindi due materiali che hanno consistenza differente.

Proprio per capire quanto questa cosa fosse possibile un gruppo di ricercatori ha creato un prototipo con i fogli riscaldati in precedenza prima della giunzione. Il prototipo aveva un foglio di lega di allumino e uno di polistirene e ha funzionato.

Ovviamente le operazioni che sono state fatte sono state lungamente provate e sono state anche parecchio differenti tra loro. Soprattutto non si riusciva a trovare il punto di caldo giusto per far sì che il foglio di plastica non si squagliasse prima della punzonatura.

Sia il riscaldamento che la pressione sono stati studiati in maniera molto precisa ed è stato usato un microscopio ottimo e uno stereoscopico per controllare quelli che sono stati i giunti prodotti dall’operazione. Poi sono state fatte delle prove di taglio su quelle giunzioni prodotte poi.

E si è scoperto che:

  • sia le giunzioni che i tagli erano perfetti
  • un punto di preriscaldamento tra 55 e 130 gradi rende il foglio plastico elastico ma non troppo per essere lavorato.
  • questo è un tipo di processo molto più economico ed ecologico di quelle che erano le operazioni precedenti
  • le saldature di prima erano molto più dispendiose e molto più inquinanti

Non abbiamo bisogno di altre informazioni per decretare la duttilità estrema di questo tipo di processo che permette la lavorazione di due materiali differenti alla volta.