In cosa consiste l’operazione del varicocele maschile?

Cos’è il varicocele?

Il varicocele è un’alterazione della circolazione del testicolo dovuta ad una dilatazione patologica delle vene testicolari o spermatiche. La rete venosa decorre lungo il funicolo spermatico e ha lo scopo di drenare il sangue dai testicoli. La dilatazione, l’allungamento o l’alterazione delle vene testicolari può provocare una stasi venosa di diversa entità, a seconda dei casi. Il sintomo principale del varicocele è il gonfiore del testicolo, associato talvolta a dolore e fastidio. L’operazione del varicocele è necessaria solo in alcuni casi e può risolvere definitivamente la patologia con probabilità di recidiva anche molto bassa.

Il varicocele e l’anatomia dell’apparato genitale maschile

Per comprendere le cause e a cosa si va incontro nell’operazione del varicocele è necessario conoscere l’anatomia dell’apparato genitale maschile e il sistema venoso interessato. L’arteria testicolare fornisce il flusso sanguigno necessario ai testicoli attraverso il canale inguinale che collega lo scroto con l’addome. Le vene drenano il sangue dai tessuti al testicolo, attraverso una rete che dall’epididimo risale fino al funicolo spermatico, costituendo il plesso pampiniforme. La vena testicolare, originata da questa rete venosa, sbocca a destra nella vena cava inferiore, a sinistra nella vena renale omolaterale. Le vene del plesso pampiniforme hanno un diametro di circa 0,5-1,5 centimetri in condizioni normali. In caso di varicocele, la loro dilatazione può superare i 2 centimetri.

La dilatazione venosa, o varicocele, si sviluppa solitamente su uno dei due funicoli spermatici, in particolare il sinistro. Ciò è dovuto da una maggiore tortuosità del percorso venoso a sinistra, cui corrisponde la maggior parte dei casi di varicocele. Tuttavia, può capitare che la dilatazione si sviluppi su entrambi i testicoli e in tal caso si parla di varicocele bilaterale.

Epidemiologia

La diffusione del varicocele è molto diffusa negli uomini, soprattutto nella fascia di età fra i 15 e i 25 anni. E’ importante trattare il varicocele poiché è stato riconosciuto fra le cause principali di infertilità: il 25% circa degli uomini infertili ha sviluppato il varicocele, ma solo il 20% degli uomini affetti da varicocele è risultato infertile.

Cause

Non sono chiare le cause del varicocele, ma è possibile distinguere il varicocele idiopatico e quello secondario in relazione all’ipotesi delle loro cause.

Il varicocele idiopatico sembrerebbe essere causato dal malfunzionamento delle valvole venose. È una forma solitamente lieve e frequente fra gli adolescenti e i giovani. Il varicocele secondario, invece, è associato ad un blocco del flusso sanguigno, dovuto ad una massa tumorale in zona pelvica o addominale, che comprime i vasi venosi interessati da varicocele. Tale forma di varicocele è tipica delle persone in età più avanzata.

Diagnosi

La diagnosi del varicocele parte da un’ispezione e palpazione dello scroto ed è poi seguita da indagini ecografiche testicolari e eco-color Doppler. In fase di ispezione, il medico pone una sorgente luminosa su di un lato del testicolo interessato dal gonfiore. La presenza di varicocele rende opaca la zona e impedisce il passaggio di luce. In tale fase è possibile definire il grado del varicocele:

  • grado I: varicocele palpabile solo in seguito ad un colpo di tosse o con manovra di Vassalva.
  • grado II: varicocele palpabile ma non visibile;
  • grado III: varicocele palpabile e visibile;

Le indagini ecografiche permettono di confermare la diagnosi e comprendere l’entità della dilatazione e dell’alterazione del flusso sanguigno.

Operazione del varicocele

Il trattamento del varicocele è necessario quando:

  • il testicolo ha subito un ridimensionamento;
  • lo spermiogramma registra una riduzione del numero di spermatozoi o delle alterazioni dei valori;
  • il varicocele è bilaterale;

I metodi di intervento, per risolvere il reflusso venoso patologico e prevenire le recidive e le complicanze, possono essere:

  • microchirurgico sub-inguinale (Marmar) o inguinale;
  • Inguinale (Ivanissevich);
  • Retroperitoneale, o legatura alta (Palomo);
  • con approccio scrotale;

 

Nel trattamento del varicocele trova spazio anche la radiologia interventistica attraverso la:

  • Scleroterapia anterograda sec. Tauber;
  • Scelroterapia retrograda;
  • Scleroembolizzazione retrograda mediante cateterismo venoso sec. Seldinger con accesso femorale o brachiale destro.

 

Il metodo che rileva più vantaggi è l’intervento microchirurgico sub-inguinale secondo Marmar. L’operazione prevede una piccola incisione cutanea appena sotto l’anello inguinale esterno e permette, con l’aiuto di ingrandimento ottico e doppler intraoperatorio, di dissezionare gli elementi del funicolo spermatico. Questo approccio è associato ad una recidiva nello 0,8-4% dei casi e può essere eseguito in anestesia locale, con un minimo disagio post-operatorio. La durata dell’operazione è di circa 30-40 minuti.