Sfogliano diverse testate giornalistiche, ad esempio ansa.it nella sua sezione dedicata alle notizie regionali pugliesi, ho potuto riscontrare numerosi articoli di cronaca incentrati sul tema del bullismo.
Il bullismo in Puglia, così come purtroppo nel resto d’Italia, è un fenomeno preoccupante e in costante crescita, sengno forse di una profonda crisi sociale che grava sulle giovani generazioni molto più di quanto si possa sospettare.
Contrastare il bullismo è un dovere civico, oltre che un obbligo nel momento in cui tale atto si manifesta ai danni della vittima e per questo motivo ho voluto approfondire l’argomento chiedendo qualche informazione all’investigatore privato della Iuris Investigazioni, che offre un servizio dedicato proprio a questa difficile tematica sociale.
L’investigatore privato a Bari e il Bullismo
Ho chiesto agli esperti dell’Agenzia Investigativa sopra citata di chiarirci le idee sul perchè hanno deciso di propore un servizio mirato ed incentrato sulla prevenzione del bullismo, devo ammettere che la loro risposta si è rivelata esaustiva ed illuminante e per questo li ringrazio.
“Tutti sanno cosa è il bullismo, almeno nelle sue forme basilari.
Si tratta del comportamento vessatorio atto ad umiliare la vittima con insulti, aggressioni verbali e fisiche, scherzi di cattivo gusto ecc., ciò causa paura e malessere psicofisico in chi subisce le molestie.
A vittima inizia a non aver voglia di uscire, non vuole andare a scuola, si chiude in se stessa ed evita il confronto con gli adulti, il suo rendimento scolastico cala drasticamente e possono sopraggiungere problemi legati alla depressione, all’autolesionismo e via discorrendo.
In alcuni casi le vittime del bullismo, incapaci di reagire alle vessazioni e di chiedere aiuto agli adulti, giungono a tentare il suicidio e purtroppo alcune vi riescono.
Le agenzie investigative, come la Iuris Investigazioni, si occupano del bullismo all’interno del più ampio servizio che è quello del controllo dei minori.
Non è solo la famiglia della vittima ad avere interesse affinchè gli episodi di bullismo vengano provati e denunciati, anche la famiglia del bullo può avere interesse nello scoprire i comportamenti illeciti del figlio e porvi rimedio prima che questo si macchi di qualche reato ben più grave.
Noi interveniamo in entrambi i casi, quando è la famiglia del presunto bullo a darci l’incarico investigativo o quando quest’ultimo ci è affidato dalla famiglia della vittima.”
Considerando anche ciò che l’investigatore privato ci ha raccontato in base al servizio che le agenzie investigative forniscono, risulta evidente che l’odierna società non riesce a salvaguardare sufficienteme le giovani generazioni, probabilmente l’incertezza verso il fururo contribuisce significativamente sulle scelte dei ragazzi, e a ciò si deve sommare la crisi economica attualmente aggravata dalla pandemia da covid-19.
“È facile diventare la preda di un bullo, bastano un paio di occhiali, oppure l’apparecchio ai denti, qualche chilo in più, o dichiararsi gay o lesbica. Dico sempre che nasciamo liberi e senza pregiudizi fino all’età della pubertà. Poi, per il resto della nostra vita, cerchiamo di curare le ferite che ci siamo procurati in quel periodo”.
(cit. Conchita Wurst)
Il 7 febbraio ricorre la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo.
Il Cyberbullismo altro non è che il bullismo perpetrato attraverso l’utilizzo di mezzi informatici, soprattutto chat e applicazioni di messaggistica, vessazioni che se pur non feriscono fisicamente la vittima del bullo o dei bulli, risultano spesso estremamente più incisive sulla sua psiche, in maniera ovviamente negativa.
In Puglia un adolescente su tre si dichiara vittima di bullismo, il 29% degli intervistati, un dato allarmante che merita una vigilanza maggiore e costante da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine, senza però trascurare che tale problematica si risolve essclusivamente innalzando il livello culturale nei giovani, troppo spesso abbandonati al loro destino e privi di speranze nel futuro