Ventilatori ATEX per atmosfere esplosive

I ventilatori assiali standard non sono idonei per atmosfere pericolose, ma possono essere adeguati alla normativa ATEX. È possibile, dunque, trasformare un dispositivo in ventilatore industriale antideflagrante (approfondisci su ventilazionesicura.it), caratterizzato dalla presenza di ventole in acciaio inossidabile. La protezione contro le esplosioni richiede estrema cura. L’installazione errata può avere conseguenze gravi.

Ecco una sezione relativa alle classificazioni, alle divisioni e ai gruppi

La “classe” determina la natura delle proprietà del materiale pericoloso in una determinata atmosfera:

  • classe I: aree in cui sono presenti gas o vapori infiammabili;
  • classe II: aree in cui sono presenti polveri combustibili;
  • classe III: aree in cui sono presenti particelle infiammabili di fibre.

Tuttavia, la “classe” non determina se vi siano o meno quantità sufficienti di questi materiali nell’atmosfera per provocare un’accensione o un’esplosione. La “divisione” determina la probabilità che il materiale pericoloso, in questione, produca una miscela esplosiva o infiammabile in base alla sua presenza nell’atmosfera:

  • divisione 1: indica che esiste un’alta probabilità che i materiali pericolosi, in una determinata area, siano soggetti ad accensione o esplosione a causa della sua concentrazione nell’atmosfera;
  • divisione 2: indica che c’è una bassa probabilità che i materiali pericolosi, in una determinata area, siano soggetti a ignizione o esplosione a causa della sua presenza anormale o di breve durata nell’atmosfera.

Il “gruppo” è la determinazione del tipo di materiale pericoloso presente nell’atmosfera circostante. I gruppi A, B, C e D si riferiscono ai gas (solo Classe I), mentre i gruppi E, F e G si riferiscono a polveri particolate, fibre e alveoli (Classe II o III):

  • gruppo A: indica acetilene nell’atmosfera;
  • gruppo B: indica gas infiammabili, vapori liquidi o vapori liquidi con un MESG inferiore a 0,45 mm. I gas includono idrogeno, butadiene, etilene ossido, propilene ossido e acroleina;
  • gruppo C: indica gas infiammabili, vapori liquidi o vapori liquidi con un MESG superiore a 0,45 mm, ma inferiore a 0,75 mm. I gas includono etere etilico, etilene, acetaldeide e ciclopropano;
  • gruppo D: indica gas infiammabili, vapori liquidi o vapori liquidi con un MESG maggiore di 0,75 mm. I gas includono acetone, ammoniaca, benzene, butano, etanolo, benzina, metano, gas naturale, nafta e propano;
  • gruppo E: indica polveri metalliche combustibili, come alluminio, magnesio presenti nell’atmosfera;
  • gruppo F: indica polveri carboniose combustibili con almeno l’8% di volatili intrappolati simili; nerofumo, carbone o polvere di coke nell’atmosfera;
  • gruppo G: indica polveri combustibili non incluse nei gruppi E o F. Polveri quali farina, amido, grano, legno, plastica e sostanze chimiche sono presenti nell’atmosfera.

Ecco di seguito la classificazione delle aree con potenziale atmosfera esplosiva:

  • zona 0 (gas / vapori): un’area in cui una miscela esplosiva è presente per lunghi periodi;
  • zona 1 (gas / vapori): un’area in cui è probabile che si verifichi una miscela esplosiva durante il normale funzionamento;
  • zona 2 (gas / vapori): un’area in cui è improbabile che una miscela esplosiva si verifichi durante il normale funzionamento e, se si verifica, esiste solo per un breve periodo;
  • zona 20 (polveri): un’area in cui una miscela esplosiva è continuamente presente o presente per lunghi periodi;
  • zona 21 (polveri): un’area in cui è probabile che si verifichi una miscela esplosiva durante il normale funzionamento;
  • zona 22 (polveri): un’area in cui è improbabile che una miscela esplosiva si verifichi durante il normale funzionamento e, se si verifica, esiste solo per un breve periodo.

Gas e vapori infiammabili sono classificati nelle temperature di accensione. È fondamentale prestare sempre attenzione alla temperatura di accensione se si usano miscele esplosive. Le classi di temperatura forniscono informazioni sulla massima temperatura superficiale delle risorse. La classe di temperatura deve essere specificata sulle richieste e gli ordini di ventilatori a prova di esplosione.