Verona inusuale tra natura e antiquariato

Verona è una delle città più romantiche d’Italia: ricca di storia, di meraviglie architettoniche e di una grande tradizione gastronomica, nell’immaginario collettivo è legata all’amore sfortunato di Giulietta e Romeo, all’Arena e al Pandoro.

Come tutte le cose tanto belle quanto complesse, Verona è molto più di questo e regala momenti indimenticabili a tutti i viaggiatori che si intrattengono abbastanza a lungo lungo le sue vie per scoprire il suo aspetto inusuale. Il modo ideale di visitarla è a piedi o inforcando la bici e pedalando in un Verona bike tour.

Il meraviglioso Giardino Giusti

Il Giardino Giusti è letteralmente uno scrigno di meraviglie. Si estende di fronte al meraviglioso palazzo che, a partire dal XVI secolo divenne una sede di rappresentanza della ricchissima omonima famiglia, che per secoli aveva moltiplicato le proprie fortune dedicandosi alla produzione e al commercio della lana.

Il giardino è uno dei più antichi giardini all’italiana d’Europa e comprende nella sua armonia tutti gli elementi che caratterizzarono il gusto estetico della nobiltà del 1500: un lunghissimo viale di cipressi conduce a un bosco sacro sapientemente composto di allori e tassi, un complesso labirinto di siepi di bosso, una serie di aiuole dalle intricate geometrie che vengono ancora vegliate da statue di ispirazione classica, passaggi segreti e grotte artificiali che dovevano destare ad ogni passo la meraviglia degli spettatori.

Nel Giardino Giusti trova dimora da secoli il gigantesco cipresso che venne citato da Goethe nelle memorie del suo celeberrimo Viaggio in Italia. Tra gli altri visitatori illustri ci sono stati Wolfgang Amadeus Mozart e Thomas Addison.

Un’altra delle particolarità del giardino è la raccolta di resti archeologici e di epigrafi di epoca romana che vennero raccolte in un angolo del giardino da Agostino Giusti, appassionato collezionatore di antichità.

Di certo però l’elemento più stupefacente dell’intero complesso era il gigantesco mascherone di pietra che, un tempo, emetteva fumo e lingue di fuoco dalla bocca per generare negli ospiti dei Giusti stupore, terrore e meraviglia.

Verona inusuale: antiquariato a San Zeno

Il mercato d’antiquariato che si svolge in Piazza San Zeno prende il nome di Verona Antiquaria. Il mercatino “compare” in città ogni prima domenica del mese, a partire dalle otto del mattino fino al tramonto, cioè fino alle 18.00 nei mesi caldi dell’anno e fino alle 17.00 nei mesi invernali.

Il mercatino si snoda lungo diverse strade cittadine, ma il suo cuore pulsante è il sagrato della cattedrale di San Zeno, dove gli antiquari professionisti e i semplici appassionati possono trovare antichità pregiate, vecchi giocattoli, abbigliamento vintage di ogni tipo, gioielli di altre epoche.

Si tratta di un vero e proprio tuffo del passato: il mercato antiquario di Verona è inusuale per l’atmosfera festosa che da sempre lo caratterizza, per le proposte gastronomiche offerte dalle bancarelle che vendono streetfood di altissima qualità, per i musicisti di strada che si esibiscono per i visitatori.

La magia del mercato di San Zeno è stata bruscamente interrotta dalla pandemia, esattamente com’è accaduto a innumerevoli altri eventi in tutta Italia.

L’amministrazione cittadina è però stata in grado di riaprire il mercatino di San Zeno: lo scorso Gennaio il mercatino ha riaperto in piena sicurezza, eccezionalmente la terza domenica del mese e non la prima. La gestione dei flussi di visitatori con varchi in entrata e in uscita agli estremi di un percorso obbligato, la costante vigilanza messa in atto per evitare gli assembramenti e l’invito a igienizzare costantemente le mani hanno fatto sì che la manifestazione potesse riprendere in tutta sicurezza.

Dopo il successo di Gennaio, il mercato antiquario di San Zeno è tornato a sbocciare nella piazza della cattedrale anche nel corso di Febbraio e a Marzo, riprendendo l’antica tradizione che vede tutti gli antiquari della zona darsi appuntamento a Verona la prima domenica del mese.

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