Come scegliere una porta blindata

La scelta di una porta blindata richiede una conoscenza accurata e approfondita delle varie proposte che il mercato mette a disposizione. È bene distinguere prima di tutto fra le porte blindate da interno e quelle da esterno; esistono, poi, i modelli tagliafuoco, quelli motorizzati e quelli dotati di vetro antisfondamento.

Le porte blindate da interno e quelle da esterno

Le porte blindate da interno sono le più comuni, e vengono progettate in maniera specifica per gli appartamenti in condominio. Sono dotate di molteplici sistemi di sicurezza e in più si caratterizzano per una specifica protezione acustica, utile da un lato dal punto di vista della privacy e dall’altro lato per garantire il necessario isolamento acustico che permette di non sentire i rumori che provengono da fuori, e in particolare dalle abitazioni vicine.

Le porte blindate da esterno, invece, sono concepite per le case indipendenti e per le villette. Esse assicurano una protezione ottimale non solo rispetto ai malintenzionati e ai tentativi di effrazione che potrebbero essere messi in atto dai criminali, ma anche dai fenomeni atmosferici. La soglia termica è uno degli accorgimenti che vengono utilizzati per le porte blindate di questo tipo, e sono utili a prevenire l’ingresso degli spifferi.

Quale porta blindata scegliere

Se si vive in una casa indipendente o in una villetta si potrebbe optare anche per una porta blindata dotata di vetro antisfondamento. Questo tipo di soluzione è consigliato anche per uno studio professionale situato in un condominio (uno studio di un commercialista, per esempio, o quello di un dentista).

La caratteristica peculiare di una porta blindata simile riguarda proprio il vetro, che è in grado di resistere con facilità anche a più colpi ripetuti nel tempo e di notevole intensità. C’è differenza fra i vetri antieffrazione e quelli antivandalismo, perché solo i primi hanno la capacità di resistere a colpi intenzionali e ripetuti, oltre che a oggetti contundenti che vengono lanciati con forza.

Quando conviene comprare una porta blindata elettronica

Fra i modelli di ultima generazione che sono stati lanciati sul mercato ci sono le porte blindate elettroniche. Si tratta di una novità abbastanza recente, che prevede la presenza di una specifica serratura grazie a cui la porta può essere comandata in vari modi. A seconda dei casi, si può scegliere fra l’impronta digitale, il badge o l’app sul telefono.

Sia una porta blindata da interno che una porta blindata da esterno possono montare una serratura di questo tipo. Definite anche motorizzate, le porte blindate elettroniche garantiscono, ovviamente, i più alti standard di sicurezza, e in più permettono di gestire la propria abitazione anche a distanza.

I pannelli e la serratura

Da non dimenticare l’importanza dei pannelli, che hanno anche una funzione di arredo: per avere un’idea dell’estetica, potete dare un’occhiata al catalogo presente sul sito web dell’azienda Efm Legno. È comunque la serratura il fulcro di una porta blindata, ed è a questo aspetto che si deve prestare attenzione in previsione di un acquisto.

Le classi antieffrazione

Come noto, le porte di ingresso blindate sono certificate in relazione a uno specifico livello antieffrazione di sicurezza. Sono in tutto cinque le classi: la più bassa corrisponde al livello 1, che è quello delle porte da magazzino, mentre la più alta è quella di livello 5, come le porte delle gioiellerie o delle banche. Il livello di sicurezza viene identificato a seconda della tipologia di strumenti che permettono di scassinare la porta e in base al tempo necessario per farlo.

Classe 3 o classe 4?

Una porta di classe 1 va bene solo per cantine o magazzini che ospitano prodotti di scarso valore, e resiste al massimo a scassinatori improvvisati che tentano di aprirla con pugni e calci, usando la forza fisica.

Una porta di classe 2, invece, è consigliata per gli edifici industriali e gli uffici che contengono merce di valore modesto, e può resistere a ladri poco esperti che si avvalgono di piccole tenaglie o cacciaviti.

Ancora, una porta di classe 3 è ideale per gli appartamenti in condominio, visto che riesce a resistere a scassinatori piuttosto esperti che utilizzano piedi di porco o cacciaviti.

Una porta di classe 4, poi, è suggerita sia per gli appartamenti in condominio che per le abitazioni indipendenti, ed è in grado di resistere ai tentativi di effrazione compiuti da scassinatori esperti che adoperano trapani, martelli o seghe.

Infine, la porta di classe 5 è la più sicura, e non a caso scelta dalle gioiellerie e dagli istituti di credito: resiste agli scassinatori molto esperti che si servono di strumenti come le seghe a sciabola o i trapani. Come si vede, dunque, una porta blindata per un’abitazione privata dovrebbe essere di classe 3 o di classe 4, anche in base al budget che si ha a disposizione effettivamente.

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