Come scegliere le scarpe antinfortunistiche migliori

Molti lavoratori oggi sono obbligati a dotarsi di dispositivi per la sicurezza durante il lavoro, non solo gli operai di cantiere ma anche gli addetti alla ristorazione e chi lavora con attrezzi potenzialmente pericolosi come i giardinieri. Anche chi pratica giardinaggio o fai da te a livello hobbistico farebbe comunque bene a dotarsi di scarpe antinfortunistiche, indispensabili per la protezione del piede e della caviglia dalla caduta di pesi o da attrezzi contundenti. Per limitare il rischio di infortunio sul lavoro è importante sapere bene come scegliere le scarpe antinfortunistiche migliori, in questa valutazione può essere d’aiuto conoscere la struttura e la classificazione di queste calzature protettive.

Scarpe antinfortunistiche: modelli diversi per lavori diversi

Esistono diverse tipologie di scarpe antinfortunistiche, con diversi gradi di protezione a seconda del lavoro che si svolge.
Sostanzialmente le scarpe più utilizzate sono le basse tipo sneakers, o le alte a stivaletto che possono arrivare anche al ginocchio. Gli operai da cantiere, come muratori o elettricisti, ma anche chi lavora all’esterno anche in inverno come i giardinieri, hanno bisogno di scarpe antinfortunistiche alte che assicurano protezione non solo al piede ma anche alla caviglia. Particolari tipologie di lavoratori che necessitano della massima protezione possibile, come i vigili del fuoco, sono dotati invece di veri e propri stivali che coprono tutto il polpaccio. Per i lavori che presentano un rischio più basso si possono scegliere anche sandali antinfortunistici, semi-aperti e senza lacci, più leggeri e comodi. Infine in alcuni particolari settori, come la ristorazione o l’ambiente sanitario, vengono utilizzati gli zoccoli, hanno una protezione minima ma sono comunque antiscivolo.

Caratteristiche e livello di protezione delle scarpe antinfortunistiche

Nella scelta delle migliori scarpe antinfortunistiche vanno considerati alcuni elementi importanti.
Il puntale di rinforzo serve per proteggere le dita del piede ed è generalmente in acciaio o materiali termoplastici.
La suola è molto importante perchè condiziona il grip della scarpa, quindi va considerato anche se si lavora all’interno o all’esterno, magari su terreni accidentati. Deve comunque essere una suola anti abrasione , antistatica e antiscivolo.
Le scarpe antinfortunistiche con la migliore protezione presentano nella loro struttura anche una lamina antiperforazione, inserita all’interno della scarpa, che protegge il piede da eventuali ferite date da attrezzi taglienti.
Esiste poi una classificazione ufficiale della protezione per ogni scarpa antinfortunistica.
La SB è la sicurezza base, sono calzature con solo il puntale rinforzato.
Le S1 e S2 sono indicate per quei lavori dove serve una protezione media, sono dotate di puntale, suola antistatica e antiscivolo ma non presentano la lamina antiperforazione. Il livello di impermeabilità è medio.
Le S3 sono probabilmente le più comuni e oltre a tutto quello già detto hanno anche la lamina antiperforazione quindi sono più adatte per quei lavori dove si utilizzano punte o lame.
Infine le S4 ed S5 sono le scarpe antinfortunistiche con la protezione maggiore, impermeabili al 100% anche con un immersione prolungata, ignifughe e con suola anti acido.

Comodità e praticità nelle scarpe antinfortunistiche

Oltre che funzionali e adatte al loro scopo di protezione le scarpe antinfortunistiche devono essere anche il più possibile comode visto che staranno verranno calzate per molte ore lavorative. Una volta scelta la classe di protezione che ci serve è bene prendere in considerazione anche altri fattori. La leggerezza della scarpa è importante per non affaticare le gambe, il peso è dato soprattutto dal puntale rinforzato, quindi meglio preferire quelli in materiali termoplastici che sono più leggeri dell’acciaio.
La flessibilità della scarpa e la traspirazione sono date dal materiale con il quale è costruita la tomaia. E’ importante valutare la scelta del materiale, pelle, tessuto o materie plastiche, anche in base alle temperature alle quali si lavora.