La musica come terapia per i bambini, ma anche per gli adulti

Studi recenti hanno dimostrato come ascoltare la musica sia un’ottima abitudine per l’essere umano. Influisce positivamente sul battito cardiaco, regola la pressione sanguigna e la respirazione e stabilisci il livello di alcuni specifici ormoni, soprattutto quello dello stress, e le endorfine. Oltre ai benefici fisici, è stato appurato che esiste un particolare tipo di musica che aiuta a studiare, favorendo l’apprendimento e sviluppando le capacità cognitive. Infatti, la musica classica, come ad esempio quella composta da Mozart, aiuta la memoria e aumenta la concentrazione, migliorando, di conseguenza la produttività. Nello specifico questo tipo di musica sollecita positivamente le attività cerebrali complesse favorendo lo studio, la risoluzione di problemi matematici ed aumenta l’abilità nel gioco degli scacchi. E’ stato anche dimostrato che è anche in grado di migliora la percezione spazio-temporale, permettendo così di raggiungere un maggiore stato di calma.

La musica, oltre a far trovare la concentrazione per studiare, porta numerosi benefici ai bambini. E’ stato scoperto, infatti, come la  musica classica per i neonati fino all’età scolare aiuta lo sviluppo delle capacità intellettive e permette una migliore capacità nell’apprendimento di alcune materia, in particolare della matematica. Un’indagine su un campione di bambini ha evidenziato come questi, avendo cominciato ad ascoltare la musica in età precoce, abbiano riportato una crescita superiore del Q.I. rispetto a chi non ha avuto questa abitudine. I benefici sono talmente evidenti che si è addirittura cominciato a parlare di un effetto Mozart, che in realtà si riferisce in maniera generica a tutta la musica, non solo a quella del compositore austriaco, che portano notevoli capacità di rilassamento e calma, migliorando positivamente l’umore.

A seguito di questi risultati, si è cominciato ad impiegare la musica sempre più spesso, affiancandola a scopo terapeutico nella cura di alcune patologie. Ad esempio, viene consigliata per lenire alcuni dolori cronici, soprattutto  quelli legati a patologie come l’osteoartrite e l’artrite reumatoide. Oppure per alleviare il dopo a seguito di un’operazione chirurgica, diminuendo così l’assunzione di antidolorifici,  ma anche per favorire il rilassamento dei pazienti terminali malati di cancro. E’ impiegata anche durante i parti, in quanto induce la visualizzazione di immagini positive ed evita alle partorienti di richiedere dosi massicce di farmaci anti-dolorifici durante il travaglio.

La musica è anche terapeutica per alleviare un forte disagio psicologico, legato magari ad alcune malattie della pelle, come ad esempio la psoriasi che, permettendo una notevole diminuzione  della pressione sanguigna e del battito cardiaco, ha anche come diretta conseguenza una minore stimolazione di grattarsi, ed, evita, anche la manifestazione di ulteriori sfoghi cutanei.

Dati tutti queste effetti positivi che la musica ha sull’essere umano, è nata una vera e propria disciplina, chiamata musicoterapia. Tuttavia, oltre a questa, è possibile comunque beneficiare degli effetti musicali anche a casa, senza necessariamente rivolgersi a degli esperti. Per cominciare, infatti, sarà sufficiente accendere lo stereo e spegnere la televisione, oppure cantare, soprattutto se si vuole coinvolgere i bambini, piacevoli melodie o le tradizionali ninna nanna. Trovare una melodia dal ritmo uniforme garantirà la creazione di un’atmosfera calma rilassata.