Il letto montessoriano è una particolare tipologia di lettino per bambini.
Aiuta i genitori nel difficile percorso d’insegnamento al piccolo di addormentarsi da solo.
Questo tipo di lettino riesce a creare per il bambino una condizione di totale tranquillità e serenità.
Il complicato rapporto del bambino col momento della nanna
La nanna è uno dei crucci maggiori dei neo-genitori.
Molti bambini instaurano col sonno un rapporto davvero complicato fin dai primi mesi di vita e se lo portano dietro fino all’adolescenza.
Questo non solo ha un risvolto negativo sulla loro personalità, sulla qualità del loro riposo e sulla loro vita diurna, ma comporta molti problemi anche a mamma e papà.
Molti genitori, infatti, lamentano il fatto di non aver dormito bene per anni a causa delle problematiche dei figli legate alla fase dell’addormentarsi.
Maria Montessori, fedele al suo motto “insegnami a fare da solo”, ha esposto più volte l’efficacia dell’uso del letto montessoriano fin dalla più tenera età, per evitare l’insorgenza di problemi a lungo termine.
Perché il bambino non vuole addormentarsi né dormire da solo?
I neonati non hanno ancora il ritmo circadiano ben organizzato, soprattutto fin quando prendono ancora i pasti o le poppate a richiesta.
Crescendo, strutturando ed organizzando meglio le giornate in base alle nuove esigenze, inizieranno a dare il giusto valore ai momenti specifici di ogni giorno.
Per un bimbo piccolo, il momento di addormentarsi equivale ad un distacco emotivo e fisico da tutto il suo mondo: la mamma, i suoi giochi, le sue attività.
È comprensibile, quindi, che in mancanza di una buona educazione al sonno, questo momento venga percepito come spaventoso.
Cos’è il letto montessoriano e come aiuta nell’educazione al sonno sereno
Il letto montessoriano è un lettino basso, senza sbarre, sul quale anche i bimbi piccoli possono salire da soli.
Proporre al bambino un letto che non sembri una gabbia, che non lo costringe e non lo imprigiona è molto importante.
Significa dargli la possibilità di vedere il momento del riposo come un’opportunità piacevole e non come una specie di castigo dal quale non può liberarsi, se non con un pianto disperato che attiri i genitori, li commuova e li convinca a prenderlo con sé.
Il letto montessoriano aiuta davvero il bimbo a fare da solo fin da piccolo. Basta che egli abbia acquisito una sufficiente padronanza dei movimenti.
Trasformare il momento del sonno in una decisione consapevole
Per un bambino, decidere in autonomia di salire sul lettino e rendersi conto che, se lo desidera può scendere, è fonte di tranquillità.
Al contrario, vedersi infilato in una culla a sbarre nella quale si trova imprigionato, gli provoca ansia, stress e paura.
Il letto montessoriano offre un’opportunità davvero importante per creare un proprio personale rituale della nanna.
Attraverso il letto montessoriano, infatti, è possibile educare il bimbo nel vedere il momento del riposo come un momento piacevole della giornata.
Il rituale della nanna
Il rituale della nanna è quell’insieme di azioni, ripetitive e uguali ogni sera, con cui mamma e papà mettono a dormire il piccolo.
Questo può comprendere la lettura di una favola, un momento di gioco o di coccole o l’ultima poppata.
Solitamente, il tutto si conclude con la messa a letto del bambino.
Se questa avviene in una culla tradizionale a sbarre, può trasformarsi in un momento di vero distacco: il piccolo viene sollevato, messo nel suo letto, allontanato dai suoi oggetti e dai suoi affetti.
Per lui tutto ciò è traumatico e vivrà in modo ansioso tutto il rituale della nanna perché consapevole che dopo verrà messo in culla.
Questo si ripercuote sulla sua formazione e sulla crescita. Si trasmette il messaggio sbagliato che il momento della nanna è negativo, spaventoso e traumatico.
Il rito della nanna col letto montessoriano
Se il rituale della nanna viene proposto in una cameretta, arredata con un letto montessoriano, tutto diventa più naturale.
I genitori possono mettersi seduti per terra, per leggere o giocare.
Il piccolo può bere l’ultimo biberon stando coricato nel suo lettino coi genitori vicini, alla sua altezza.
Trovandosi già a letto, senza sbarre che lo isolano dal suo piccolo mondo, addormentarsi serenamente diventa la naturale prosecuzione di ciò che di piacevole sta facendo.
Nel tempo, questo infonderà in lui il messaggio che la fine della giornata è un bel momento, che dormire è sano e necessario e che non c’è niente di cui preoccuparsi.
La sicurezza del letto montessoriano
Un lettino basso, dal quale il piccolo può scendere in qualsiasi momento, a volte può far paura alle mamme.
La domanda più frequente che si pongono è: “Ma se di notte si alza e inizia ad aggirarsi per casa?”
Naturalmente, trattandosi di un lettino pensato e strutturato appositamente per regalare libertà di movimento al bambino, questo è possibile.
Per stare tranquilli basta rendere la casa sicura.
Se la cameretta del bimbo e la casa, in generale, sono arredate e strutturate secondo il metodo Montessori, non c’è nessuno pericolo se il bimbo, in piena notte, scende dal letto.
Inoltre, un bambino che si sveglia e si alza, come prima cosa chiamerà o raggiungerà i genitori.
Come mettere in sicurezza il letto montessoriano
L’ideale è posizionare il letto montessoriano su un tappeto soffice o su un materassino di quelli che si usano in palestra, sottile, in gommapiuma.
Questo serve sia a dare un minimo di isolamento al letto rispetto al pavimento, sia ad attutire, eventualmente, una caduta del bimbo dal lettino.
Tutta la cameretta dovrebbe rispondere a standard di sicurezza a prova di bambino.
E a questo proposito sarebbe bene: evitare le cassettiere, sui quali il piccolo potrebbe arrampicarsi, evitare sedie sulle quali potrebbe salire, coprire le prese elettriche e imbottire eventuali spigoli vivi.
Come scegliere il lettino Montessori?
Il mercato dell’arredo per l’infanzia propone diversi modelli di letto montessoriano: dai più semplici e spartani fino a quelli soppalcati in forme accattivanti, ad esempio con la casetta, il fungo o la chioma d’albero.
È possibile scegliere il letto favorendo e seguendo i propri gusti personali, o eventualmente, quelli del bimbo, ed acquistare il lettino che meglio si contestualizza e si adatta al resto dell’arredo della cameretta.