Mal di schiena, pro e contro del massaggio

Il mal di schiena, cronico o temporaneo, è uno dei problemi fisici più comuni, così come comune è rivolgersi a professionisti che hanno frequentato un corso per massaggiatori. Ma occorre prestare attenzione perché non tutte le tecniche di massaggio sono uguali e solo alcune di queste apportano un vero beneficio contro il dolore come hanno di recente stabilito alcuni studiosi del ‘German Institute for Quality and Efficiency in Health Care’.

I ricercatori tedeschi hanno fatto emergere diverse evidenze scientifiche sui benefici di alcune tipologie di massaggio rispetto ad altre per curare il dolore alla schiena.

Si tratta in particolare del massaggio svedese, del massaggio thailandese e della pressione digitale ideali quando il mal di schiena dura per più settimane perché in genere la lombalgia migliora in maniera spontanea nell’arco di qualche settimana e solo raramente la causa del dolore è da attribuire a patologie più serie.

Quindi se il mal di schiena non passa, può servire un aiuto e il trattamento di personale specializzato in arrivo da scuole di massaggio potrebbe essere una opzione valida.

Di per sé però il massaggio non basta, specialmente nei casi cronici: infatti dagli studi degli esperti tedeschi risulta con molta evidenza che per un risultato efficace occorre associarlo all’esercizio terapeutico. Il massaggio è consigliato soprattutto dopo la fase acuta, quindi dopo al massimo due settimane dalla comparsa della lombalgia, ma è necessario ricorrere a trattamenti con cadenza regolare. Infatti la massoterapia ha comunque il vantaggio di avere rari effetti collaterali e poche controindicazioni.

Ma quali sono le tecniche più comuni di trattamento alla schiena che si insegnano nei corsi di massaggio professionale? Il primo passaggio è quello di lavorare sul rilassamento muscolare,  massaggiando a fondo i muscoli con alcuni movimenti rotatori, come se si disegnassero dei cerchi che dalla vita arrivano fino alle spalle. Una volta completato il massaggio muscolare si può procedere  con le nocche per sciogliere la tensione muscolare.

Bisogna chiudere le mani in un pugno e appoggiarle sulla schiena, tenendo le braccia diritte e tese, affinché le dita e le nocche aderiscano bene alla schiena. Partendo dalla vita e salendo verso le spalle, si fanno scorrere i pugni esercitando una lieve pressione, senza passare sulla colonna vertebrale. Questo movimento va ripetuto almeno tre volte e dopo questo si passerà alle spalle e dove sembra che ci sia maggiore contrazione e tensione

Successivamente parte la pressione sulla colonna vertebrale utilizzando solo i pollici. Vanno stesi  fra le scapole e la colonna vertebrale, premendo delicatamente con uno fino ad arrivare quasi alla testa. A quel punto si può ripetere lo stesso movimento con l’altro pollice.

Una volta conclusa quest’operazione, si fanno scivolare entrambi i pollici lungo la schiena partendo dalle spalle fino ad arrivare ai fianchi. Infine, come si apprende nei corsi di massaggio professionale, si appoggiano le mani nella zona più bassa della schiena, facendole poi scorrere delicatamente prima verso voi stessi, poi nella direzione opposta senza premere sulla colonna vertebrale. Ripetuto questo gesto tre volte si stendono le dita massaggiando delicatamente tutta la schiena con i soli polpastrelli.