Depuratore a osmosi inversa per purificare l’acqua

Negli ultimi anni si stanno diffondendo sempre di più degli strumenti da installare in casa per purificare l’acqua che si beve. Si tratta di prodotti e strumenti di vario genere, accomunati dallo scopo: quello di rendere l’acqua di rubinetto, di per sè potabile, davvero pura e senza sostanze nocive, metalli pesanti, alghe, batteri e virus.
Non tutti i sistemi di purificazione, però, funzionano allo stesso modo. C’è strumento e strumento per pulire a fondo l’acqua eliminando quasi tutte le impurità: non sono tutti uguali e non tutti hanno gli stessi risultati. È davvero possibile purificare molto bene l’acqua con i sistemi domestici? La risposta è: dipende. Bere l’acqua erogata per mezzo di specifici erogatori d’acqua per usi domestici può essere molto sicuro, ma dipende dal modello di depuratore adottato, perché non tutti sono in grado di filtrare efficacemente l’acqua allo stesso modo, eliminando le sostanze nocive.

Quale è il modo migliorie di purificare l’acqua del rubinetto, in modo da poterla avere sempre sicura e pulita, il più possibile? Esistono diversi metodi di purificazione dell’acqua, con nomi differenti. Solamente conoscendo quali sono i loro limiti si può scegliere il migliore fra microfiltrazione, ultrafiltrazione e osmosi inversa.
Vediamo quindi quali sono le differenze fra le tipologie di depurazione dell’acqua di rubinetto.

La microfiltrazione, l’ultrafiltrazione e osmosi inversa

L’acqua destinata al consumo umano viene sempre trattata in modo da essere purificata. La microfiltrazione è una tecnica di depurazione dell’acqua per cui l’acqua passa attraverso una membrana microporosa. In sostanza quindi gli elementi più grandi di un capello vengono fermati; la prefilatrazione articolata inoltre, a base di carbone vegetale, permette di fermare il cloro, i sedimenti, ed altre impurità che altrimenti finirebbero nell’acqua.
L’ultrafiltrazione consiste invece in un metodo che sottopone l’acqua ad una differenza di pressione: il liquido quindi viene spinto verso una membrana semipermeabile, che ha dei pori piccoli che trattengono la maggior parte delle impurità.
Le membrane in genere sono composte da acetato di cellulosa, ceramica, polivinildenfluoruro, PAN, PES.
Infine, il miglior metodo di purificazione dell’acqua ad oggi noto è quello dell’osmosi inversa. Si tratta di uno strumento che separa le particelle dell’acqua attraverso un sistema non solo meccanico ma che si basa su meccanismi di dissoluzione e diffusione. L’osmosi classica, a differenza di quella inversa, permette la migrazione di sostanze fra due soluzioni liquide che sono divise da una membrana semi permeabile. L’acqua passa dalla soluzione più diluita a quella concentrata. Ma nell’osmosi inversa, invece, si esercita una pressione contraria che ribalta il processo, di modo che l’acqua viene spinta nella zona di concentrazione ridotta, e le sostanze nocive, come metalli pesanti, calcare, nitrati, pesticidi, alghe, virus e batteri sono trattenuti dall’altra parte. Grazie al processo di osmosi inversa si possono eliminare fino al 97% di sostanze nocive dell’acqua. In questo modo l’acqua è davvero pura e buona da bere: l’osmosi inversa salva i sali minerali, calcio e magnesio.

L’osmosi inversa è il procedimento più sicuro

Non c’è dubbio sul fatto che l’osmosi inversa sia ad oggi lo strumento migliore per purificare l’acqua, per ottenere l’acqua più pulita e potabile per un essere umano. Una buona osmosi importa il filtraggio del 98% delle sostanze nocive, una pressione sulla membrana di almeno 9,5 bar, e una qualità delle membrane eccezionale. I sistemi domestici di depurazione ad osmosi inversa sono ideali per tutti coloro che vogliano rinunciare all’acquisto delle pesanti bottiglie d’acqua ed optare per un sistema casalingo, sicuro e certificato di purificazione dell’acqua per tutta la famiglia. Un investimento intelligente ma soprattutto molto sicuro rispetto agli altri metodi di pulizia e purificazione dell’acqua potabile.