Gli impianti di rilevazione degli incendi 

Gli impianti di rilevazione degli incendi consistono in impianto che permetto di rilevare la presenza di roghi, anche allo stadio iniziale, all’interno di edifici, in modo da poter intervenire rapidamente.

Un impianto di questo tipo è dotato di sistemi automatici o manuali di rilevazione, che permette di inviare il segnale ad una centrale di controllo che a sua volta invia l’allarme a dei dispositivi (ad esempio, allarmi visivi e sonori, o apertura delle bocchette per far fuoriuscire l’acqua).

Avere degli impianti di rilevazione degli incendi è obbligatorio per legge per una serie di edifici, si pensi agli alberghi: in questo caso questi impianti sono strutturati con dei sensori, sparsi nelle varie località dell’edificio, che rilevano tempestivamente il fumo e permettono quindi l’attivazione dei sistemi di allarme e i soccorsi.

I impianti di rilevazione degli incendi sono connessi a dei sistemi di allarme che lanciano, appunto, l’allarme per mezzo di segnali ottici ed acustici in modo da permettere alle persone eventualmente presenti nell’edifico di mettersi al sicuro e di chiamare i soccorsi.

Sul punto è sempre bene informarsi al meglio e chiedere la consulenza delle aziende specializzate come la nota DSG Sicurezza che potranno fornirvi i consigli sull’impianto migliore.

La normativa di riferimento

La normativa di riferimento per gli impianti di rilevazione degli incendi è la UNI 9795 “Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d’incendio” la quale a sua volta rimanda alle norme UNI EN 54 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio”.

La composizione degli impianti di rilevazione degli incendi

Gli impianti di rilevazione degli incendi sono composti da diverse parti: vediamole una ad una.

  • Rilevatore d’incendio. Si tratta di quella componente che è dotata di un sensore, il quale tiene continuamente sotto controllo un certo ambiente (ad esempio una stanza). Il sensore permette di rilevare la presenza di fumo e di inviare, in questo caso, l’allarme alla centrale.
    Il rilevatore può rilevare solo il calore, oppure solo il fumo; può rilevare il gas, oppure essere multi-criterio, quindi essere in grado di percepire ognuna di queste situazioni per lanciare l’allarme.
    Esso può essere statico (se lancia l’allarme dopo che lo stimolo si protrae per un certo lasso di tempo) o velocimetrico (se la velocità della variazione nel tempo del fenomeno supera un certo valore) oppure differenziale, se la differenza fra livelli del fenomeno supera un certo livello in un certo lasso di tempo.
  • Centrale di controllo. Questo componente permette di gestire tutti gli altri componenti del sistema ed inoltre riceve i segnali del rilevatore: se esiste la condizione di allarme incendio, la centrale provvede a segnalarla per mezzo di segnali visivi ed acustici. Inoltre è connessa al sistema anti-incendio automatico.
  • Dispositivi di allarme incendio. Si tratta di componenti come sirene, allarmi ottici e acustici che permettono di segnalare che un incendio è in atto: segnalano il pericolo per permettere alle persone di attivarsi.
  • Punto di segnalazione manuale. Questo dispositivo permette di segnalare manualmente l’incendio: per poter attivare il dispositivo è in genere necessario rompere un vetrino che impedisce la segnalazione casuale.
  • Dispositivo per la trasmissione dell’allarme: si tratta di quella componente che invia l’allarme incendio alla centrale di controllo.
  • Stazione di ricevimento: è la stazione di ricevimento dell’allarme che viene subito avvertita non appena viene rilevato un incendio e interviene immediatamente, ad esempio il Comando dei Vigili del Fuoco.

 

I impianti di rilevazione degli incendi possono anche essere automatici. In questo caso il sistema ad esempio blocca le porte tagliafuoco, permette di disattivare tutti gli impianti tecnici, riporta gli ascensori a piano terra, fa scattare l’illuminazione d’emergenza.